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PROSSIMO IMPEGNO
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Vertova, chi era costui?
All'epoca delle medie sapevo praticamente a memoria le formazioni tipo delle 16 squadre di serie A. Le formazioni non erano nemmeno un elenco, ma cantilene, versi musicalmente e metricamente perfetti, che mandavo a memoria senza alcuna difficoltà, al contrario dei versi di Leopardi o di Trilussa (non so perché, ma pare che le mie insegnanti avessero una predilezione per Trilussa mentre ignoravano, ad esempio, Tolo Da Re).
C'è poi da dire che la stragrande maggioranza dei cognomi italiani è formata da parole piane, con accento sulla penultima sillaba o, al massimo, tronche, con accento sull'ultima sillaba. Marangon, di Quinto di Treviso, era l'esempio più vicino. Anche nell'Empoli il terzino sinistro era tronco, Gelain, non a caso pure lui veneto, di Fontaniva (PD). Il terzino destro invece era Vèrtova, stranamente dissonante, nella sua evidente caratteristica sdrucciola, accento sulla terzultima.
E quindi non poteva che essere lui, l'uomo «sdrucciolo», a far scivolare il Verona nella sua prima trasferta empolese in serie A, il 9 novembre 1986. E' il 6' della ripresa. Corner dalla sinistra, tutti lasciano sfilare il pallone, sul secondo palo arriva questo terzino bergamasco sconosciuto e infila Giuliani con il piattone. Se non si fosse capito, è questo l'unico gol di Vertova in serie A, come abbiamo avuto modo di raccontare anche in uno speciale sui gol subiti. A nulla servì l'ingresso di Elkjaer, al rientro dopo l'infortunio patito nella gara con la Samp della quarta giornata, che Bagnoli gettò nella mischia al posto di Ferroni. Finì 1-0 per gli azzurri.
L'Empoli, matricola assoluta del campionato di serie A, si salvò all'ultima giornata scavalcando il Brescia grazie al successo esterno a Como. La squadra toscana chiuse a quota 23 punti, il Brescia, sconfitto a Torino dalla Juventus, si fermò a quota 22.
Empoli campo ancora vergine (in serie A)
Le sfide di serie A con l'Empoli sono merce recente e, fino ad ora, limitate a soltanto 6 campionati. Sabato si giocherà al Castellani per la settima volta nel massimo campionato. Siamo ancora in attesa della prima vittoria gialloblù: le statistiche dicono che nei precedenti incontri ci sono state 3 vittorie toscane (tutte e 3 di misura per 1-0) e 3 pareggi. Subiamo poco (5 gol incassati) ma segniamo ancor di meno: soltanto 2 le reti realizzate, a firma di Cancellieri e Kallon, che hanno valso, a distanza di pochi mesi, nel 2022, i due pareggi per 1-1.
Praticamente ci abbiamo impiegato 5 partite per andare a segno a Empoli in serie A, e la bellezza di 34 anni dal primo incontro. Ci è voluta la rete di Matteo Cancellieri del 20 marzo 2022 per mettere fine a questo digiuno. Curioso notare che gli unici 2 gol messi a segno da Cancellieri con il Verona sono stati segnati all'Empoli: a parte il citato gol nella partita di campionato, Cancellieri aveva segnato anche nella gara di Coppa Italia del 15 dicembre 2021 vinta dai toscani per 4-3.
Tra tutti i campi dove il Verona non ha ancora vinto in serie A, quello di Empoli è sicuramente il più piccolo, in termini di piazza, quantomeno perché Empoli non è nemmeno capoluogo di Provincia. Stando ai dati forniti da Empoli Channel, la scorsa stagione gli abbonamenti venduti sono stati 6.284, un numero notevole se si considera che la città conta meno di 50.000 abitanti e che, anche nell'anno di grazia 2006-07, in cui l'Empoli si classificò settimo in serie A guadagnandosi l'accesso alla Coppa Uefa, la media di spettatori al Castellani era di poco superiore alle 6mila unità.
Baroni e Zanetti, mister ed «ex»
Uno degli ultimi «colpi» di mercato, se così si può definire, ha portato proprio Matteo Cancellieri nelle fila dell'Empoli. Il giovane talento romano, ancora inespresso, va a rafforzare l'attacco empolese che, verosimilmente, sarà tutto sulle spalle del solito «Ciccio» Caputo. Fra il parco attaccanti dell'Empoli figura anche un altro ex gialloblù, la meteora Roberto Piccoli, arrivato nell'estate del 2022 in prestito dall'Atalanta, e che non si è proprio fatto rimpiangere. Di lui ricordiamo solo la difficoltà nello stoppare decentemente un pallone e a far salire la squadra. In totale 8 presenze nelle quali non ha lasciato minimamente il segno. Impalpabile.
Altro «ex» nelle fila dei toscani è lo scozzese Liam Henderson, che a Verona ha disputato una stagione e mezza, prima di trasferirsi a Empoli nel gennaio del 2020. Il centrocampista scozzese non rientrava nei piani di mister Juric e, dopo una discreta stagione di serie B, non era riuscito a ritagliarsi spazio in serie A. Eravamo peraltro in molti a ritenerlo inadatto al massimo campionato italiano; tuttavia, a Empoli ha fornito buone prestazioni dimostrando di valere la serie A. E' dato sul piede di partenza.
Fra gli ex della gara, nelle fila gialloblù, ci sarà Riccardo Saponara che, nei due anni trascorsi a Empoli, ha segnato la bellezza di 14 reti. Non ci sarà più Simone Verdi, che è tornato al Torino dopo una stagione molto incostante con l'Hellas.
In un rapido sguardo ai doppi «ex» del passato, citiamo Settimio Lucci, difensore che arrivò al Verona nel 1997, in serie B, e fu protagonista della promozione con Prandelli. Lucci, prima di militare per diversi anni con Udinese e Piacenza, si era affermato con la maglia dell'Empoli, dove aveva disputato 2 stagioni dal 1986 al 1988, prendendo così parte al primo storico campionato in serie A degli azzurri. Infine, impossibile non citare fra i doppi «ex» Mimmo Maietta, 4 importanti stagioni con il Verona, protagonista della scalata dalla serie C alla serie A, che poi ha chiuso la carriera a Empoli, dove ha giocato dal 2018 al 2020.
Fra gli allenatori vanno ricordati come doppi «ex» Attilio Perotti, Maurizio Sarri, Alberto Malesani, Luigi Cagni e Alfredo Aglietti. L'Empoli edizione 2007-08 provò l'emozione di retrocedere in serie B dopo essersi sottoposta alle doppie cure di Luigi Cagni e Alberto Malesani. Malesani, subentrato al collega alla quattordicesima giornata, quando l'Empoli era diciassettesimo, riuscì anche a vincere 3 partite di fila, con Lazio, Napoli e Catania, salvo poi raccogliere un solo punto nelle successive 7. Venne richiamato Cagni a completare l'opera.
A proposito di panchina: entrambi i mister attuali, Marco Baroni e Paolo Zanetti, sono ex giocatori delle squadre che allenano. Di Baroni sappiamo tutto; Zanetti ha giocato nell'Empoli dal 2003 al 2006, conquistando anche una promozione in serie A, nel 2004-05, quando seduto sulla «sua» panchina c'era Mario Somma.
I tempi del tifoso normalmente sono disarticolati. Le vittorie sembrano sempre lontane anni luce, mentre le annate di sofferenza sempre attuali. Sembra ieri che abbiamo giocato lo spareggio, e siamo di nuovo pronti ad un nuovo campionato. Buon viaggio a tutti!
Paolo
Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
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Riepilogo stagionale e classifica generale
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