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PROSSIMO IMPEGNO
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Era dall'uscita dei calendari che il 15 settembre era evidenziato con un cerchietto rosso, si, perché a due giorni dal compleanno era un bonus da giocarmi con il capo per tornare al Menti di Vicenza.
Ed eccomi quindi giocare le mie carte già il primo di settembre!
Tesoro cosa mi regali quest'anno per il mio compleanno?
Non saprei, hai qualcosa in mente?
Si, veramente si, ma ...
E' qualcosa di molto costo? Non sarebbe proprio il momento migliore ...
No, non è costoso, ma ...
Dai non farla lunga dimmi cosa hai in mente!
Amore sai, il Verona il 15 gioca a Vicenza, è da quando è nata la bimba che non riesco ad andare in trasferta e
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Trasferta amara questa di Modena, da dove il Verona esce sconfitto contro un Sassuolo che si conferma
squadra solida, quadrata, costruita e poi rinforzata per fare il salto di categoria.
Il viaggio dura un niente, ci si mette di più a trovare un parcheggio al Bentegodi che arrivare allo
stadio Braglia. Stadio molto bello, all'inglese, con spalti coperti e molto vicini al campo di gioco.
La nostra curva è gremita, direi circa 3000 i Butei presenti, di fronte invece abbiamo una curva desolatamente
vuota, dove fa bella (si fa per dire) mostra di sè una scritta SASSUOLO coi colori nero verdi.
I pochi tifosi locali che decidono di cantare ed assistere alla gara in piedi
sono collocati nella tribuna alla nostra sinistr
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Mi sveglio nella notte, buio. Sono le 4 e 11. Ho «dormito» solo 4 ore in divano. «Sono le quattro e mezza ormai non ho voglia di dormir... ». Cosa fare? Il treno è alle 6 e 58, allora dovrei uscire da casa verso le 6 e un quarto. Cosa fare? Mi metto a pulire la casa, faccio una doccia e poi ho fame. Non faccio colazione a casa. Visto che ho tempo, decido di andare a Rialto nel primo bar che apre alla notte, il mitico ed agognato «mago G», non è il suo vero nome (che ignoro), ma lo ho sempre sentito chiamare così, apre alle 5 ed è sempre fornito di una quantità e diversità di tramezzini freschi....arrivo là in vaporetto in un gelo assoluto ma in assoluta bellezza: il «Canalazzo» è un quadro, l'acqua si muove appena, uno specchio... come è di ... [continua]
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dal nostro inviato Scorpione
Son partito da Pisa alla volta di Livorno con molti dubbi sul fatto che potessimo portare a casa di nuovo i tre punti per l'ennesima volta. Pensavo fra me e me... "prima o poi dovremmo fermarci", "abbiamo speso fisicamente tanto in Coppa martedì", "Mandorlini uno dei personaggi più odiati a Livorno", "Loro non navigano in una buona situazione di classifica e hanno bisogno di punti" tanto che alla fine mi sono anche detto che un punto non sarebbe stato proprio da buttare viste le circostanze.
Le previsioni avevano messo pure brutto tempo sulla costa toscana ma saranno stati i 17 gradi che segnava la mia auto (pazzesco il 3 di Dicembre!) oppure il diradarsi delle nuvole all'orizzonte tant'è
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Un caro saluto a tutti i Butei. Mi cimento per la prima volta come inviato per Hellastory, la trasferta è quella di Coppa Italia con il vicensa (con la "v" piccola apposta), spero di essere all'altezza dei miei predecessori.
L'ANTEFATTO
La partenza da casa è verso le 15.00. Visto che vado da solo (alcuni amici li troverò là) mi prendo per tempo volendo evitare il treno dei Butei e l'uscita a VI Ovest dove si raduneranno altri Butei.
Mi accorgerò poi che sarà un errore, perché alla fine della partita, la Celere non mi farà uscire dallo stadio da solo a piedi, prima che non siano partiti tutti i pullman organizzati...
Parcheggio sotto Monteberico e faccio la strada verso lo stadio praticamente in compagnia di tifosi
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E dire che il sito ufficiale della Sambo, ieri pomeriggio, non prometteva niente di buono: “Biglietti nominativi, iniziata la prevendita. Visto il numeroso pubblico previsto la Società ha deciso di effettuare la prevendita per la prima... (leggi tutto). Leggendo tutto, si capiva che “prima” era riferito all'edizione della Datacol Cup. Ma nel frattempo, chiunque dotato di un minimo buonsenso, si era già immaginato che la frase continuasse così “per la prima volta nella storia del calcio, si vendono biglietti nominativi (!) per un'amichevole (ciamèmola pure CUP) giocata nella notte di San Lorenzo alle porte di casa.”. Se già nel pomeriggio la domanda sul senso del bi ... [continua]
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Nuovo a queste ma lettore del GB da anni, eccomi a rendicontare la mia visita al ritiro di Castelrotto (o in lingua locale Kastelruth) effettuata con gli amici di infanzia Simone (Mati) e Apo ( si iscriverà a giorni, o già lo hai fatto? ). Partenza quasi all'alba con prole entusiasta (a dire il vero 2 due dei nostri ragazzi sono ancora in fase di conversione verso la ‘vera' fede gialloblu) e dopo un paio di orette arriviamo a destino. Un bel paesino lindo con tutto in ordine con i gerani alle finestre, ma che tradisce la sua vocazione con lo striscione ‘Willkommen-benvevuti ai tifosi Hellas Verona'. Alcune frecce segnaletiche improvvisate indicano che in una pineta oltre la partenza della seggiovia si trov ... [continua]
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La settimana finalmente è passata, è stata veramente pesante, ma ci siamo! La «formazione» è quella collaudata che ci ha visto mandare a casa il Sorrento due settimane fa, i punti di ritrovo e le postazioni in auto anche... ma oggi è IL giorno, si deve tornare da Salerno con qualcosa di importante.
Il viaggio scivola via tranquillo anche se la tensione è già alta fin da subito, provo a proporre una giornata alternativa in spiaggia sulla costiera amalfitana ma non riscuoto particolari consensi.
Dopo esserci radunati all'autogrill prestabilito veniamo condotti in uno spazio della zona universitaria per controlli e perquisizioni dei mezzi, le operazioni vanno come prevedi
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Eccomi !
Mi sono appena svegliato ( per modo di dire ) e dopo aver in parte recuperato le energie mi metto al lavoro per raccontarvi di Salerno, per soddisfare la vostra sete di leggere di sapere come è andata. Da uno di voi!
Ma prima vorrei scaldare il vostro cuore e la vostra anima semmai c'è ne fosse bisogno. E' «quasi» con le lacrime agli occhi e con le mani tremolanti che vi introduco nel viaggio, nel mio e nel nostro viaggio perché mi portavo dentro (e lo dico senza ipocrisia) TUTTI, soprattutto quelli lontani, quelli impossibilitati ad esserci, quelli che hanno festeggiato tra mura nemiche e quei che sono lassù nel ciel!
Quattro anni. Quattro lunghissimi anni ... [continua]
Le immagini e i rumori che porto con me da Salerno sono quelle dei butei in ritardo che corrono verso i cancelli spalancati dell'Arechi per l'ultima battaglia accanto ai blu, l'urlo bestiale di fine partita, gli occhi spiritati dei giocatori sotto la curva che incontrano i nostri, Martinelli («un presidente c'è solo un presidente...» si cantava) in lacrime portato in «coparela» vicino ai tifosi, la rabbia feroce del mister esultante, i canti incessanti durante la partita e per oltre un'ora dopo la fine...e poi c'è stata la felicità rafforzata nel sentire le notizie che arrivavano da una città in delirio che ha ritrovato l'orgoglio per la sua squadra e il pensiero che andava ai mill ... [continua]
Nel marzo del 1959, John Steinbeck il famoso autore di Furore, Uomini e topi, la Valle dell'Eden etc etc, si recò in Inghilterra per recuperare gli studi di Thomas Malory del Quattrocento sulla Morte di Artù e poi comporre un grande romanzo storico. Per l'occasione aveva affittato una villa nel Somerset, in piena atmosfera medioevale, e scrisse uno dopo l'altro i vari capitoli che raccolgono la tradizione orale di Merlino, re Artù e i Cavalieri della Tavola rotonda. Una volta arrivato al momento del tradimento di Lancillotto con Ginevra ebbe però un blocco improvviso. Eravamo arrivati ad ottobre, il paesaggio era cambiato e la natura iniziava ad accendere colori ed intensità che mal si accompagnavano con i momenti più drammatici della storia. Il problema era che, ricordando la sua lontana infanzia californiana, Steinbeck aveva sognato in mille occasioni con la fantasia di essere lui stesso a volte re Artù e a volte il prode Lancillotto, e pur conoscendo la storia, ora che doveva comporla in maniera organica, non era più in grado di farlo. L'amore verso quei personaggi meravigliosi e il tradimento erano diventati per lui inconciliabili. E il presente narrativo opprimente. Esattamente come la storia che i prossimi giorni saremo costretti a vivere con il nostro Verona con la ripresa del campionato, abbandonato al suo destino in fondo alla classifica. Una storia di amore (la nostra) ma anche di tradimento per quello che Setti, i dirigenti e i giocatori ci hanno consegnato.
[continua]Riepilogo stagionale e classifica generale
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