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PROSSIMO IMPEGNO
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SE NON C'ERA IL L'OK DAUN...
Così si esprimeva su Twitter un utente, qualche giorno fa, per indicare quel triste periodo che ci ha tenuti segregati in casa.
La storpiatura mi ha fatto sorridere (soprattutto quell'"ok") e ritornare a quei momenti, quando c'era un passato già scritto e un'idea vaga di futuro da scrivere.
E fino a quel punto di pagine belle ne aveva scritte il nostro Verona, con il suggello di quell'incredibile rimonta sulla Juventus nell'ultima partita che ha visto il Bentegodi col pubblico.
Dopo quell'incontro, dei primi di Febbraio, classifica alla mano, eravamo sesti con 34 punti, con una proiezione finale che non escludeva un'eventuale partecipazione all'Europa-League, ma anche la possibilità di oscurare e migliorare le migliori stagioni di Mandorlini.
Non è stato così, comunque resta sempre il 6° miglior torneo nella massima divisione, come media punti, dopo gli anni del "boom" di Bagnoli e il 2013/14 del primo Toni.
E qui, possiamo tornare all'enunciato del titolo: a campionato finito, guardando le statistiche si evidenzia che, prima della sosta c'è stata la miglior sequenza di partite utili, ben 9, con 4 vittorie e 5 pareggi; mentre alla ripresa delle gare è stato stabilito il numero più alto di partite negative consecutive senza vittoria, 7 (con 4 pareggi), culminate con la sconfitta interna con la Lazio (1-5): tipo di risultato mai uscito nelle 120 gare interne perse in Serie A.
Serie A che ci ha visto ai nastri di partenza per la 29^ volta e si è trattato della 5^ partecipazione a 20 squadre.
Nel consueto confronto tra questi ultimi 5 campionati si evidenzia che è proseguito il trend negativo del numero di abbonati, fissatosi quest'anno a 10.591 (ben 5.538 in meno rispetto al 2013/14).
Nelle risultanze finali di questo torneo, il Verona risulterà detentore di un primato stagionale, con la Fiorentina è la squadra che ha ottenuto più pareggi: 13.
Notevole è stato anche il piazzamento. Il 9° posto con 49 punti, migliora il 10° ottenuto nel 2013/14 con 5 punti in più (54).
E' questo il momento di inserire nel racconto dei numeri, quello che è stato, seppur sotto traccia per tutta la stagione, il confronto fra i due allenatori più significativi degli ultimi anni nella massima serie: Mandorlini e Juric.
Due mondi tanto distanti. Se al primo appartengono tutti i record riferiti ad una spregiudicatezza di gioco che portava a segnare un sacco di gol, ad essere propositivi sempre, anche in trasferta, quindi a vincere spesso; l'altro è riuscito ad ottenere altrettanti buoni risultati in virtù di una efficientissima organizzazione difensiva, come vedremo tra poco.
Detto della miglior sequenza di partite utili messe in fila quest'anno, ricordiamo che Mandorlini non brillava per continuità di risultati: a grossi exploit alternava sonore scoppole e non è mai riuscito a superare le 4 gare senza sconfitte.
Ed ecco che il croato, sempre nei confronti del ravennate, ottiene:
Nelle statistiche, d'ogni tipo, che riguardano le squadre e i giocatori della Serie A di quest'anno (io ho consultato il sito legaseriea.it), mi piace segnalare queste curiosità:
come Squadra
2° posto per i km percorsi – media 109.643 (Inter 111.751)
2° posto per i fuorigioco – 92 (Inter 97)
4° posto per i cross – 229 utili e 157 sbagliati (Lecce 282 utili e 166 sbagliati)
6° posto per pali e traverse – 16 colpiti e 20 subiti (Napoli 24 colpiti e 11 subiti)
come Giocatori
1° posto Rrahmani per i recuperi – 491 (il secondo è Colley-Sampdoria 442)
7° posto Lazovic e Veloso per i passaggi chiave – 24 (Luis Alberto-Lazio 42)
9° posto Faraoni per i km percorsi – media 11.194 minuti 3481 (Brozovic-Inter media 12.256 minuti 2881)
11° posto Zaccagni per i falli subiti – 75 (Belotti-Torino 102)
Come risulta dal riepilogo in calce, lo stakanovista quest'anno è stato Lazovic, in campo in tutte le gare ufficiali, compresa l'inopinata sconfitta con la Cremonese nel Terzo Turno di Coppa Italia (38+1).
Il minutaggio maggiore in Campionato spetta a Faraoni che in 36 presenze ha collezionato 3481 minuti.
30 i giocatori schierati.
Le reti segnate, sono 47, con una media di 1,24 a partita.
Il dato significativo, però, riguarda il numero di giocatori andati in gol, ben 14, mai tanti realizzatori nella storia in A del Verona.
Di Carmine è il nostro fromboliere principe con 8 gol, di cui 1 su rigore.
Non possiamo non menzionare Salcedo che, col suo gol al Brescia, è diventato il secondo più precoce bomber in Serie A del Verona, si pone alle spalle di Kean (6607 giorni vs. 6425).
La menzione onorevole vale anche per Silvestri battuto 43 volte in 35 partite, le altre 8 reti sono state subite da Radunovic in 3.
Per 7 volte i nostri giocatori hanno subito un'espulsione: 2 volte Dawidowicz e Amrabat, 1 volta Stepinski, Kumbulla e Borini.
Anche Juric, il nostro mister fumantino, è incorso in 2 cacciate premature dal campo.
Le ammonizioni a nostro carico sono state 85, così ripartite:
Amrabat (10), Gunter e Pessina (7), Faraoni, Kumbulla e Veloso (6), Rrahmani e Zaccagni (5), Lazovic e Verre (4), Dawidowicz, Di Carmine, Empereur, Eysseric e Stepinski (3), Badu, Bocchetti e Silvestri (2), Borini, Dimarco, Henderson e Radunovic (1).
Per 6 volte è stato sanzionato anche Juric.
Ne sono conseguite 16 giornate di squalifica a carico di Amrabat (4), Dawidowicz e Kumbulla (2), Borini, Faraoni, Gunter, Pessina, Rrahmani, Stepinski, Veloso e Zaccagni (1).
3 giornate anche per Juric, sostituito in campo, nell'occasione, da Matteo Paro, affidabilisimo secondo.
Altri interventi del Giudice Sportivo, nel corso della stagione hanno riguardato la partita Verona-Brescia, per la quale era stata comminata al Verona la chiusura per una giornata effettiva di gara del settore denominato "Poltrone Est" (poi sospesa dalla Corte Sportiva d'Appello Nazionale della FIGC) con l'aggiunta di un'ammenda di 3.000 € per lancio di un petardo e la partita Verona-Juventus, con un altro petardo che ci è costato altrettanto.
Poi sanzioni pecuniarie a Veloso (1.500 € dopo Roma-Verona), ad Amrabat (5.000 € dopo Genoa-Verona) e a Juric (15.000 € dopo Roma-Verona).
Piccola digressione: negli ultimi due campionati di A giocati prima di questo, cioè 2015/16 e 2017/18, siamo arrivati rispettivamente 19^ e 20^ nella classifica del Premio Disciplina (sic).
Abbiamo accennato al record di rigori a favore che sono stati 9: 3 realizzati da Pazzini, 2 da Verre, 1 da Amrabat, Borini e Di Carmine e 1 tirato sul palo da quest'ultimo contro la Juventus.
Pazzini con questi 3 rigori messi a segno, arriva a 10 realizzati col Verona e raggiunge l'amico Toni in vetta a questa speciale classifica.
I rigori contro sono stati 9 e nessuna prodezza da parte dei nostri portieri. A segno sono andati Sansone (Bologna), Piatek (Milan), Ronaldo (Juventus), Perotti (Roma), Muriel (Atalanta), Quagliarella (Sampdoria), Veretout (Roma) e due volte Immobile (Lazio).
20 le "giacchette nere" che hanno diretto le 38 partite. Sono entrati per la prima volta nel nostro Almanacco, nella sezione Arbitri in A: Abbattista (Molfetta, BA), Ayroldi (Molfetta, BA), Giua (Olbia, SS), Piccinini (Forlì), Sacchi (Macerata), Sozza (Seregno, MB) e Volpi (Arezzo).
La parte del leone l'ha fatta Valeri con 5 gare (1v-1n-3p), nelle quali ci sono state 12 ammonizioni, 1 espulsione, 3 rigori a favore e 2 rigori contro.
Passerella internazionale per Adjapong che ha vestito in 5 partite la maglia azzurra dell'Under 21.
Piccolo cammeo, in chiusura.
Un giornalista avvicina Juric, prima di una partita, chiedendogli se non sarebbe il caso di risparmiare almeno per una volta il talentuoso Amrabat.
Risposta del mister:
"No, no, gioca finché non muore".
Il nuovo spirito gialloblu?!
(La doppia interpunzione è voluta).
Carlo
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Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Venezia?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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