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PROSSIMO IMPEGNO
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«Il cane mi domanda e non rispondo. Salta, corre per i campi e mi domanda senza parlare e i suoi occhi sono due domande umide, due fiamme liquide interroganti e non rispondo, non rispondo perché non so e niente posso dire.
In mezzo ai campi andiamo uomo e cane.
Luccicano le foglie come se qualcuno le avesse baciate ad una ad una, salgono dal suolo tutte le arance a collocare piccoli planetari in alberi rotondi come la notte e verdi, e uomo e cane andiamo fiutando il mondo, scuotendo il trifoglio, per i campi del Cile, fra le limpide dita di settembre.
Il cane si arresta, corre dietro alle api, salta l'acqua irrequieta, ascolta lontanissimi latrati, orina su una pietra e porta la punta del suo muso a me, come un regalo. Tenera impertinenza per palesare affetto! E fu a quel punto che mi chiese, con gli occhi, perché ora è giorno, perché verrà la notte, perché la primavera non portò nel suo cesto nulla per cani vagabondi, ma inutili fiori, fiori e ancora fiori. Questo mi chiede il cane e non risponde.
Andiamo avanti, uomo e cane, appaiati dal mattino verde, dall'eccitante vuota solitudine in cui solo noi esistiamo, questa coppia di un cane rugiadoso e un poeta del bosco, perché non esistono uccelli o fiori occulti, ma profumi o gorgheggi per due compagni, per due cacciatori compagni: un mondo inumidito dalle distillazioni della notte, un tunnel verde e poi una prateria, una raffica di vento aranciato, il sussurro delle radici, la vita che cammina, respira, cresce e l'antica amicizia, la gioia di esser cane e di esser uomo tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada.»
Dedicato a Lillo, Snoopy, Aiace, Ares e Wallace. Dedicato a tutti i cani del mondo. Dedicato a tutte le persone, come me, che hanno avuto la fortuna di vedersi specchiati in quegli occhi e di sentirsi confortati dal battito di quella coda.
Massimo
Sintetizza così mister Zanetti l'avvio di Campionato gialloblù:Non neghiamo che era un sogno iniziare con due vittorie così.. Ed ha perfettamente ragione: i 6 punti conquistati contro Napoli e Genoa e, aggiungo, la prima mezz'ora contro la Juventus hanno evidenziato non solo la caratterialità che tanto ci piace ma anche una duttilità tattica sorprendente e che merita di essere affrontata perché non ha nulla di casuale. C'è una logica aziendale ben precisa. Il Verona di Sogliano ha potenzialmente due rose: alla prima, che disputa il Campionato di serie A, se ne aggiunge una seconda, che potremmo definire Verona B Fantasma composto dalla generazione di ex Primavera che sono andati a fare esperienza in Lega Pro avendo concluso il loro ciclo, più tutta una serie di giocatori a margine della prima squadra finiti in prestito in serie B e nei campionati esteri. Siamo all'evoluzione del progetto Mantova (poi concluso anche a seguito delle nuove normative federali sulla doppia proprietà). Potenzialmente Setti potrebbe tranquillamente iscrivere una squadra in Lega Pro come Atalanta, Milan e Juventus avendo quasi 50 giocatori sotto contratto. Kallon, Tavsan e Braaf sono arrivati a Verona, hanno avuto a disposizione le giuste opportunità, poi sono stati dirottati nel Verona B Fantasma come sviluppo potenziale della società non potendo contribuire alla crescita della prima squadra. Se non ci fossero limiti di età per un Hellas New Generation, nella nostra simulazione potrebbero rientrare anche i vari senatori (Lasagna, Henry e Gunter) che, per motivi tecnici e peso degli ingaggi, non fanno più parte del progetto.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Genoa-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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