A fine anno, come si sa, è tempo di pagelle. E allora proviamo a dare i voti ai protagonisti della tribolatissima stagione gialloblu. La lunghezza del campionato rende particolarmente difficile questo compito e perciò sicuramente non tutti saranno perfettamente daccordo con i nostri giudizi che terranno conto anche delle potenzialità di ogni giocatore. Il nostro «pagellone» comincia oggi con i portieri, i difensori e i centrocampisti. A domani invece l'appuntamento per attaccanti, dirigenti ed allenatori.

PEGOLO: Dopo la splendida stagione con Malesani, quest'anno il vicentino ha un po' deluso dimostrando di non essere ancora pronto per la serie A. A sua discolpa c'è però un brutto infortunio dal quale ha fatto fatica a riprendersi e che gli ha stravolto tutti i piani. L'Hellas ha comunque bisogno di lui. RIMANDATO
ZOMER: Ha alternato qualche buona parata a molte incertezze. Può avere un futuro come vice, non da titolare anche perché i suoi stessi compagni sembrano non aver mai avuto grande fiducia in lui. BOCCIATO
COMAZZI: per lunghi tratti è sembrato nettamente peggiorato rispetto allo scorso campionato. Ma forse non è stata solo colpa sua. Nel finale infatti quando l'infortunio di Angan lo ha restituito al suo ruolo in mezzo alla difesa è tornato il Comazzi dello scorso anno. E' generoso, ha giocato più di tutti ed è quindi ormai una colonna della squadra. Proprio per questo ci aspettiamo qualcosa di più da lui. RIMANDATO
MINELLI: è migliorato rispetto allo scorso campionato, ma dimostra ancora qualche incertezza. Paga dazio soprattutto in velocità. Tutto sommato però la sua stagione non è stata poi così male e ci ha visto sicuramente meglio Maddè che gli ha dato spesso fiducia rispetto a Salvioni che lo aveva invece confinato ai margini della squadra. RIMANDATO
ANGAN: ottime le prime dieci partite, poi è calato prima di rimanere appiedato da una grave infortunio (ritornerà in autunno). Il suo contratto è ormai scaduto e spetterà alla nuova (?) dirigenza decidere se rinnovarglielo. Tutto sommato se lo meriterebbe, anche se proprio il suo infortunio ha restituito alla sua posizione e al suo rendimento Comazzi. RIMANDATO
BIASI: grintoso e combattivo, è stato il migliore difensore gialloblu. La veronesità doc lo ha aiutato a non mollare mai e a tenere più di altri alle sorti della squadra. Per questa si merita un bravo, nella speranza che possa crescere ancora. PROMOSSO
TEODORANI: involuto e fragile, è stato tagliato fuori in tutta la seconda metà della stagione da un brutto infortunio. E' arrivata l'ora di cambiare aria. BOCCIATO
CASSANI: E' stata una delle (poche) sorprese del Verona. Ha le qualità e il carattere per fare strada e quasi sicuramente sarà una delle colonne della prossima Under 21 (l'estate scorsa ha vinto l'Europeo Under 20). Può ancora migliorare moltissimo soprattutto nelle incursioni offensive dove troppo spesso si limita timidamente al «compitino» senza andare a puntare l'uomo. Con una squadra un po' più forte ed audace probabilmente anche lui si prenderebbe qualche responsabilità in più e a quel punto sulle fasce potrebbe davvero dare spettacolo. Per ora comunque va bene così, la speranza è che quella squadra forte ed audace sia il Verona del prossimo anno. PROMOSSO
DOSSENA: Ha delle capacità atletiche devastanti ma visto che lo pagano per correre in un campo e non nell'anello circostante, questo non basta. Sicuramente va bocciato come difensore, troppe le sue distrazioni, va un po' meglio invece come esterno sinistro. Forse però il suo posto più adatto è in panchina. BOCCIATO
CAMPANA: è arrivato all'Hellas dopo una carriera spesa in C. Non ha certo grossi mezzi tecnici ed è pure stato appiedato da un brutto infortunio. Però quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto con grande generosità. RIMANDATO
TURATI: E' stata la «sensazione» del finale di stagione. Anche lui, come Cassani, deve crescere molto in fase di spinta (Cassetti docet) ma è chiaro che il suo inserimento è stato decisamente positivo. Si è rivelato fondamentale soprattutto sui calci piazzati grazie alla sua capacità di «farsi rispettare» in area e di smarcarsi. In questo modo ha segnato contro Piacenza e Venezia (annullato) e c'è andato molto vicino contro il Como e anche in altre occasioni. Davvero un'ottimo inizio in gialloblu. PROMOSSO
AGNELLI: Giovanissimo e accreditato di ottime qualità dagli addetti ai lavori, ha dimostrato sul campo, dopo qualche comprensibile incertezza iniziale, quanto di buono si diceva di lui. Ha grinta, carattere e classe: sfonderà e farà carriera. Purtroppo non a Verona. PROMOSSO
ALMIRON: Doveva essere il giocatore di qualità del centrocampo gialloblu, da utilizzare con o al posto di Italiano. Si è rivelato inutile, fragile e indolente, deludendo anche sul piano tecnico. BOCCIATO
ITALIANO: La sua stagione sullo stretto piano del rendimento non è stata negativa. Certo forse è calato rispetto agli ultimi anni ma comunque la sua presenza in mezzo al campo è stata importante e continua. E' mancato invece totalmente sul piano caratteriale. Da capitano doveva essere la guida, il punto di riferimento della squadra ed in questo ha pienamente deluso. Ora, dopo 190 partite e otto anni in gialloblu, i tempi sembrano maturi per la partenza verso altri lidi (Sampdoria). E' giusto così, ne guadagnerà l'Hellas e lo stesso Italiano, al quale va un applauso per tutto quello che ha dato al Verona in questi anni. RIMANDATO
MAZZOLA: Dopo tre stagioni tutto sommato anonime, Mazzola ha preso quest'anno per mano la squadra trascinandola con grinta ed esperienza nei momenti più difficili. Alla fine è risultato il migliore di tutti per continuità, carisma e spirito indomito. Un leone che, nonostante l'età, tornerà ancora utile all'Hellas. Promosso con lode. PROMOSSO CON LODE
LOMI: Ritrovarsi in Serie B a 35 anni, dopo una carriera spesa in gran parte sui campi della C, non è certo facile. A complicare le cose sono venuti poi i problemi di ambientamento e una certa nostalgia per la sua precedente squadra. La realtà è che Lomi, centrocampista dallo spirito guerriero ma troppo lento per i ritmi della cadetteria, si è trovato in una realtà troppo grande per lui. L'immancabile impegno e la serietà professionale non sono così riusciti a nasconderne le deficienze atletiche. Inutile. BOCCIATO
MELIS: Sono ormai lontani i tempi del Verona di Prandelli, quando Melis imperversava sulla fascia pennellando cross e trovando spesso anche la via della rete. Da qualche anno infatti il buon Martino, anche a causa dei numerosi problemi fisici che lo affliggono continuamente, ha imboccato la fase discendente della sua parabola calcistica. Quest'anno si è visto pochissimo e, salvo qualche raro lampo di orgoglio, il suo apporto è stato impalpabile. Gli va riconosciuto però un ruolo fondamentale all'interno dello spogliatoio, dimostrato anche dall'affetto tributatogli dai compagni nell'ultima, decisiva, trasferta di Como. BOCCIATO
SALVETTI: Genio e sregolatezza sono le sue doti principali, come la discontinuità di rendimento. Salvetti ha saputo alternare giocate di classe assoluta e pause interminabili (per la verità quest'anno causate più dagli infortuni). Quando ha girato lui si è visto un buon Verona (gennaio e febbraio); senza di lui (gli infortuni lo hanno tenuto troppo spesso fuori causa) l'Hellas ha sofferto. Per questo se avesse potuto giocare una quarantina di partite per il Verona sarebbe stata tutta un'altra musica. Introverso, permaloso e umorale ma anche geniale, talentuoso e spiazzante: questo è Salvetti, prendere o lasciare. Per noi è: PROMOSSO
VICARI: Quando era a Reggio sembrava destinato a una luminosa carriera. Poi si è ritrovato a fare panchina ad Ascoli. Perché? Le risposte le ha date lui stesso a Verona, dimostrandosi giocatore da compitino e niente più, finendo ben presto, ancora una volta, tra le riserve. BOCCIATO