Ma il Verona, sto benedetto calciomercato, l'ha iniziato? A guardare la tabella acquisti si direbbe di no ma in realtà il calciomercato è iniziato eccome. La linea che sta seguendo Previdi è fin troppo chiara: prima mi disfo dei contratti ingombranti e poi, solo poi, inizio a comprare.
E allora, è ufficiale la rescissione consensuale con tre grandi delusioni: Da Silva l'invendibile, il francese Piocelle e il giovane di mediocri speranze Iakovlevski. Considerati tecnicamente superflui, il loro taglio è da vedere unicamente nell'ottica della riduzione del monte stipendi.

Altre ufficialità arrivano dalle comproprietà: Politti rimane ancora una stagione, Foderaro, Herzan, Gervasoni, Turati ma soprattutto Greco e Colucci sono stati lasciati andare. Per Greco e Gervasoni si è cercato di monetizzare il più possibile visto che i due non avrebbero mai accettato di giocare nel Verona di Remondina. Per Colucci invece oltre a non dover pagargli più parte dello stipendio, ci si è liberati di un residuato pastorelliano che perseguitava da anni le notti estive dei tifosi gialloblu.

Ebbene, le notizie ufficiali finiscono qui. Mentre si chiacchiera la conferma di Bellavista, Franzese, Corrent, Sibilano, Garzon e Mancinelli restano ancora in bilico le posizioni di Orfei e Rafael.

Per il resto tutto tace. Nessun acquisto ufficiale, solo voci e promesse. Nemmeno i promessi Parolo, Girardi, Puccio e Da Dalt sono stati presi ufficialmente. La cosa preoccupante è che anche arrivassero tutti e quattro, sommati ai confermati, non sarebbero sufficienti a formare né una squadra né tanto meno una squadra competitiva.

Si dovrà trovare il tempo anche per vendere (o rescindere, visto che va molto di moda) quei giocatori definiti non più utili alla causa: tra tutti Minetti, Comazzi, Morabito e Morante. Quasi certamente due o tre di questi ce li porteremo in ritiro in attesa di sistemazione ma di certo non ci possiamo permettere il lusso di far fare loro del giardinaggio come ha minacciato Previdi tempo fa.

Di cose ancora da fare ce ne sono ancora parecchie ma i tempi del calciomercato estivo sono lunghi e lo sappiamo bene. Ci sono ancora due mesi di tempo per comprare, vendere, rifinire e sistemare, quindi calma e sangue freddo.

Una cosa però ci preme sottolineare: sarà fondamentale e determinante riuscire a mandare in ritiro una squadra con un'ossatura ben definita.
Noi ci poniamo come dead-line per un primo giudizio sull'operato di Previdi il 14 luglio ma già fra una settimana faremo il punto della situazione con la speranza di poterci raccontare qualcosa di più interessante che qualche notizia di secondo piano e tanti rumors.

Valeriano